Venerdì 15 marzo 2019 alle 11 al Consorzio Factory Grisù si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di un nostro progetto, sviluppato in collaborazione con il Comune di Ferrara, di valorizzazione del patrimonio culturale ferrarese. Il progetto parte dal rilievo tridimensionale delle sculture restanti del portale dei Mesi del Duomo Di Ferrara, ora al Museo Della Cattedrale Di Ferrara, e arriva alla produzione di un gadget di alta qualità di artigianato digitale, una serie speciale di calamite raffiguranti le sculture dei Mesi.
La valorizzazione del patrimonio culturale si basa sulla salvaguardia della memoria storica e dell’identità di un territorio. In questa prospettiva, i beni storico artistici rappresentano risorse da tutelare preservandone la conservazione e incentivando comprensione e fruizione da parte della collettività. Non solo visitando i musei ma, anche grazie alle nuove tecnologie, portando a casa ricordi ed emozioni da condividere.
Grazie alla collaborazione tra Tryeco e Museo della Cattedrale è stato effettuato un lavoro di documentazione tridimensionale delle formelle dei Mesi, oggi custodite all’interno del museo, al fine di contribuire alla digitalizzazione del patrimonio culturale italiano, offrendo la possibilità di avere dei dati digitali immediatamente fruibili da utilizzare come base da cui partire per progetti futuri.
L’idea di trasformare queste informazioni tridimensionali in un progetto concreto parte dall’importanza dei manufatti rilevati e dalla volontà di contribuire in modo tangibile alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale. Infatti, i dati 3D hanno permesso di realizzare le miniature magnetiche delle formelle che, col patrocinio del Museo della Cattedrale, del Comune di Ferrara e del Capitolo della Cattedrale di Ferrara, saranno in vendita nei bookshop dei musei ferraresi; inoltre, una parte dei proventi ricavati dalla vendita verrà destinata ad opere di recupero e valorizzazione del patrimonio custodito nei musei comunali.
Questa calamita è un prodotto di artigianato digitale, originato dal rilievo tridimensionale dell’oggetto effettuato con il laser scanner e la successiva simulazione di restauro virtuale del modello 3D attraverso lo sculpting digitale. Grazie al modello tridimensionale è stato possibile realizzare la copia fisica della formella, più piccola dell’originale di quattordici volte e stampata in 3D con le tecnologie più innovative. La copia è servita come “master” per creare lo stampo in silicone, all’interno del quale è stata colata la resina a base di gesso per produrre le calamite.
Grazie alla collaborazione con Ferrara Arte le miniature magnetizzate verranno vendute nei bookshop del Museo della Cattedrale e di Palazzo dei Diamanti; partendo dalla formella del mese di Gennaio verranno realizzate serie numerate di 100 esemplari e periodicamente verrà implementata la collezione con gli altri mesi. Il numero di 100 esemplari è imposto dalla durata dello stampo affinché garantisca il massimo livello di dettaglio, dopo la centesima estrazione lo stampo viene sostituito con uno nuovo. È stata creata anche una pagina web dedicata, che trovate all’interno di questo sito, (www.formelle.tryeco.com), nella quale si possono esplorare contenuti aggiuntivi di approfondimento.
Le formelle dei Mesi decoravano la Porta dei Pellegrini, o Porta dei Mesi, anticamente posizionata sul lato meridionale del Duomo, in corrispondenza di una delle principali vie di accesso alla città. Scolpite nei primi decenni del Duecento dal misterioso Maestro dei Mesi, un artista anonimo tra i più grandi scultori del XIII secolo, rappresentano i mesi dell’anno identificati attraverso l’attività agricola caratteristica del periodo. La chiusura della porta avvenuta nel 1717 e il successivo smantellamento del 1736 hanno causato la perdita di alcune formelle e
l’incertezza sulla loro disposizione.
I modelli 3D realizzati permetteranno di ipotizzare, in collaborazione con il curatore dei Musei comunali, Giovanni Sassu, la ricostruzione virtuale dell’antica Porta dei Pellegrini: si modellerà da zero l’intero portale usando come base di partenza le fonti storiche e si darà la propria interpretazione della collocazione originaria delle formelle nell’intradosso dell’arco a tutto sesto del portale. Questa fase di studio, ancora in divenire, verrà presentata pubblicamente in un secondo momento.
Questo progetto di valorizzazione congiunta tra pubblico e privato sta producendo altri risultati importanti, come ad esempio la realizzazione del rilievo tridimensionale della statua del San Domenico di Bernardo Rossellino esposta temporaneamente presso il Museo della Cattedrale e parte del celebre rilievo sepolcrale di Francesco Sacrati, un tempo in San Domenico. I dati raccolti permetteranno la realizzazione di una copia fedele all’originale, offrendo la possibilità di esporre quest’ultima in sostituzione della statua autentica quando l’opera tornerà nella sua sede abituale presso il Comune di Lugo.
Nel frattempo, il rilievo 3D, una volta concluso, andrà a costituire il primo pezzo di un futuro percorso tattile all’interno del Museo della Cattedrale. Inoltre, un ringraziamento speciale al consorzio Visit Ferrara che ha riconosciuto da subito il valore del progetto richiedendo 100 esemplari, realizzati con uno stampo esclusivo dedicato, riconoscibile dalla sigla e dalla numerazione creata appositamente.