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Era l’aprile del 2015, quando il mondo ha assistito impotente alla distruzione da parte dell’ISIS di Nimrud, Palmira ed Ebla. Importanti opere d’arte di oltre duemila anni, ridotte in macerie con il solo scopo di diventare oggetto della propaganda di distruzione del califfato. Questi antichi siti assiri, sono soltanto gli ultimi esempi dell’olocausto che coinvolge i grandi capolavori dell’arte, da sempre bersaglio delle guerre di conquista e iconoclastia.

Il documentario, programmato su Sky Arte HD, è una nuova produzione Sky Arts Production Hub, centro d’eccellenza europeo per la realizzazione di programmi sull’Arte distribuiti a livello internazionale in tutti i Paesi in cui opera Sky. Attraverso testimonianze di esperti e studiosi di rango internazionale, il lungometraggio spiega l’importanza storica e culturale di questi monumenti e siti archeologici e perché, assieme a molti altri emblemi della nascita delle prime forme di civiltà tra Mediterraneo e Medio Oriente, siano stati distrutti dai fondamentalisti autoproclamatisi a capo del cosiddetto Stato Islamico (ISIS).

In particolare, viene raccontato il difficile tentativo di scienziati e archeologi di riportare in vita la statua «Lamassu», posta a guardia del palazzo reale di Nimrud, il soffitto del tempio di Bel a Palmira, con i suoi meravigliosi bassorilievi, e l’Archivio Reale di Ebla e di farli rinascere dalla polvere a cui la violenza le aveva confinate.

All’interno del documentario anche il racconto attraverso immagini, realizzate anche presso la sede di TryeCo 2.0 srl, delle fasi di lavorazione per la ricostruzione con tecnologie 3D e di digital manufacturing del soffitto del Tempio di Bel di Palmira esposto dal 16 Ottobre all’11 Dicembre 2016 al Colosseo.

Dopo la 1a tv assoluta di Sabato 29 Aprile su Sky Arte HD, in questi giorni il documentario è in replica periodica ed è già disponibile On Demand sulla piattaforma di Sky fino a Giugno 2018.